Il tumore alla prostata è il cancro più comune tra gli uomini e il secondo più diffuso al mondo. Sebbene le opzioni terapeutiche tradizionali come la chirurgia e la radioterapia siano spesso efficaci, possono comportare effetti collaterali significativi, tra cui incontinenza, disfunzione erettile e problemi intestinali. Una nuova tecnica in fase di sperimentazione clinica potrebbe rappresentare un’alternativa meno invasiva: l’ablazione a vapore.
Il trattamento, sviluppato da Francis Medical, utilizza vapore acqueo caldo per eliminare le cellule tumorali in modo mirato. La procedura è effettuata con il Vanquish Water Vapor Ablation System, un dispositivo progettato per erogare brevi esplosioni di vapore direttamente all’interno del tumore.
Durante il trattamento, il paziente viene sottoposto a anestesia generale, e un catetere viene inserito nell’uretra fino a raggiungere la prostata. Da lì, un ago ultrasottile distribuisce vapore acqueo per 10 secondi nei tessuti cancerosi. Il calore generato dal vapore distrugge le cellule tumorali senza danneggiare i tessuti sani circostanti, poiché si concentra esclusivamente nell’area interessata prima di condensarsi nuovamente in acqua.
A differenza della chirurgia o della radioterapia, l’ablazione a vapore può essere eseguita in un ambiente ambulatoriale, permettendo ai pazienti di tornare a casa lo stesso giorno e riprendere le attività quotidiane già il giorno successivo. Questo rappresenta un miglioramento significativo rispetto alla chirurgia tradizionale, che richiede degenze ospedaliere più lunghe e periodi di recupero estesi.
Il trattamento con Vanquish richiede una sola seduta, a differenza della radioterapia, che spesso implica cicli di trattamento prolungati. Inoltre, se necessario, durante lo stesso intervento possono essere eseguite più applicazioni di vapore per colpire le aree interessate.
Dopo il successo dell’utilizzo del sistema Vanquish per trattare altre patologie prostatiche, è attualmente in corso una sperimentazione clinica per valutarne l’efficacia e la sicurezza nel trattamento del tumore alla prostata. Lo studio coinvolge circa 400 pazienti maschi di età superiore ai 50 anni con tumore alla prostata in stadio 2 o inferiore e non metastatico.
Ad oggi, oltre 180 pazienti hanno ricevuto il trattamento. I partecipanti saranno monitorati per cinque anni per valutare la progressione della malattia e verificare se il trattamento con vapore riesce a mantenere sotto controllo il cancro nel tempo.